Vigilia di Natale, i riti e le usanze più strane del cenone

La Vigilia di Natale è sinonimo di tradizioni, riti e usanze ed ecco le più strane del cenone di questa notte magica

La Vigilia di Natale è sicuramente uno dei momenti più attesi dell’anno, in cui la famiglia si riunisce intorno alla tavola imbandita per celebrare insieme questa festività. In molti paesi, il cenone di Natale è accompagnato da riti e usanze particolari, alcune delle quali potrebbero sembrare strane ai più. Tra tradizioni antiche e moderne rivisitazioni, vediamo insieme quali sono le prassi più insolite che caratterizzano la Vigilia di Natale in diverse parti del mondo.

Il rituale della Vigilia di Natale: le tradizioni più diffuse nel mondo cristiano

La sera prima del 25 di Dicembre, la notte natalizia, è preannunciata da grande attesa. Quattro riti liturgici contrassegnano tipicamente il Natale per i cristiani, inclusiva la celebrazione della Vigilia di Natale. Questi riti comprendono la messa della vigilia in serata, la messa ad noctem che avviene prima di mezzanotte, la messa all’alba, e infine la messa del giorno di Natale.

Il servizio liturgico della mezzanotte simboleggia l’attesa attraverso il racconto della nascita di Gesù a Betlemme con Maria e Giuseppe, sottolineando l’arrivo del figlio di Dio nel mondo, una cerimonia che si ripete puntualmente ogni anno. La sera della vigilia di Natale, famiglie si riuniscono per una banchetto serale ricco ed abbondante.

In tale ambiente, i bambini hanno l’emozionante responsabilità di collocare la statua del Bambino Gesù nel presepe, un gesto che ai cristiani risulta fra i più preziosi nel periodo del Natale. Tuttavia, ovunque nel mondo e anche in Italia, la notte della Vigilia viene vissuta in modi differenti.

Candele accese su un tavolo
Foto | Lauren Neely @Canva – 15giorni.it

Mentre molte famiglie si orientano verso la Messa di Mezzanotte come momento collettivo da condividere, alcune, come quelle provenzali in Francia, optano per un menù più leggero per bilanciare le libagioni del giorno successivo. Molti bambini italiani, la notte della Vigilia, lasciano a disposizione di Babbo Natale latte e biscotti, compito che spesso i genitori eseguono per mantenere viva l’illusione della sua visita.

In alcune regioni italiane, si celebra anche la tradizione delle strenne natalizie, spesso con la musica degli zampognari, interpretando canzoni che un tempo venivano eseguite per le strade e casa per casa, per portare allegria durante la cena delle famiglie rurali.

Vigilia di Natale: scopri le tradizioni più insolite e curiose in Italia e nel mondo

Nonostante la Notte della Vigilia di Natale sia celebrata globalmente e sia una delle occasioni più attese dell’anno, molte sue tradizioni rimangono ignote alla maggioranza. Tuttavia, esistono usanze straordinarie e interessanti che vale la pena di conoscere. Di seguito metteremo in risalto alcune di queste tradizioni praticate in varie parti del mondo per rendere la tua Notte della Vigilia di Natale più coinvolgente e unica rispetto al solito. Secondo una pratica comune, durante tutta la notte della Vigilia si lasciano accese le luci dell’albero di Natale e tutte le altre decorazioni domestiche per opporsi all’oscurità, proprio come fece la stella che guidò i Re Magi.

Ricordatevi di non acquistare oggetti a forma di croce prima di fare un dono: il Natale celebra la nascita del Salvatore, non la sua fine. Questo potrebbe presagire tempi di dolore per l’anno futuro. Vista l’attesa gioiosa e serena della nascita di Gesù, qualsiasi tipo di contrasto durante la cena solenne dovrebbe essere evitato. Questo potrebbe portare sfortuna.

Allo stesso modo, anche incrociare le posate sul piatto non è considerato un bel gesto perché potrebbe evocare la crocifissione di Gesù.

Le case fornite di camini dovrebbero lasciare un ceppo ardere per tutta la notte senza mai estinguere la fiamma. Infatti, secondo una tradizione, questo scaccerebbe ogni sfortuna prevista per l’anno a venire.

Una prassi tradizionale richiede che la sera della Vigilia di Natale non si pulisca la propria abitazione: è permesso unicamente ammassare i rifiuti al centro della stanza.

Un’altra usanza vuole che nessuno si accomodi con le spalle rivolte alla parete durante il banchetto per non incorrere in sfortune nell’anno seguente.

Nel costume occidentale, si ritiene che preparare nove portate per il pasto della Vigilia di Natale sia un segno propizio. Al fine di preservare il legame con i partecipanti ed intensificare la forza dei sentimenti, la consuetudine è adornare il tavolo con tovaglioli ornamentali di vischio.

Se avete avuto un anno problematico e desiderate un cambiamento, una tradizione suggerisce di rovesciare il pane sul tavolo.

Nell’usanza italiana, il menù del cenone di Natale è solitamente a base di pesce dato che è ritenuto un “giorno di astinenza”, evitando così il consumo di carne. Le motivazioni di questa consuetudine sono dettagliate nei Vangeli e negli scritti dei Padri della Chiesa. La tradizione conferma che la sera della vigilia di Natale dovrebbe essere celebrata con allegria. Quindi, è vitale mantenere un clima di serenità tra i partecipanti, allietando l’atmosfera con giochi di società e carte.

I riti tradizionali in giro nel mondo

Mentre ci si prepara per le festività del giorno successivo, molti paesi nel mondo hanno le loro tradizioni uniche per celebrare la Vigilia.

Le festività natalizie sono caratterizzate da una serie di tradizioni e riti diffusi in tutto il mondo, di cui alcuni sono influenzati da superstizioni ancestrali. Queste pratiche hanno un potere simbolico capace di condizionare le previsioni per l’anno a venire.

Un esempio è la Francia, dove si prepara un banchetto da 7 portate e 13 dessert in onore di Gesù e dei suoi apostoli.

Contrariamente, in Giappone, il Natale è l’occasione per celebrare l’amore: le coppie conducono la serata in modo romantico mentre i single cercano la loro anima gemella in apposite feste. Tuttavia, è importante essere a letto entro la mezzanotte per sognare il volto del loro futuro partner.

Nel frattempo, in Messico, il Natale inizia con festeggiamenti che durano nove giorni a partire dal 16 dicembre, durante i quali si svolgono le “Posadas”, festività dove si rompe una “pentolaccia” piena di cartapesta, dolci e frutta.

In Catalogna, si pensa che i regali non siano portati da Babbo Natale, ma dal “Tío de Nadal”, una figura mitologica Catalana rappresentata da un ceppo di legno lasciato a bruciare vicino al fuoco.

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