L’indagine di Altroconsumo: i dati dei primi due mesi non sono entusiasmanti, il risparmio sembra ancora oltre l’orizzonte
L’introduzione del cosiddetto “Carrello Tricolore” negli ultimi mesi ha generato grande interesse e dibattito nel panorama economico italiano.
Accolto inizialmente con entusiasmo come una risposta diretta al costante aumento dei prezzi, ha ora suscitato un’analisi critica da parte di Altroconsumo, che ne mette in luce alcune carenze sostanziali.
Ripassino sull’iniziativa del Carrello Tricolore
L’iniziativa del carrello tricolore è stata lanciata dal governo italiano il 1° ottobre 2023 con l’obiettivo di tutelare il potere d’acquisto dei cittadini e delle famiglie in un periodo di forte inflazione.
L’iniziativa prevedeva che le imprese aderenti si impegnassero a mantenere invariati i prezzi di una serie di prodotti di prima necessità per un periodo di tre mesi, fino al 31 dicembre 2023.
I prodotti su cui punta, o dovrebbe puntare
I prodotti coinvolti nell’iniziativa sono stati individuati dall’Istat e sono quelli che hanno un peso maggiore sul budget delle famiglie, come:
- Alimenti e bevande
- Abbigliamento e calzature
- Beni per la cura della casa
- Beni per la cura della persona
- Prodotti farmaceutici
Tali prodotti in sconto sono riconoscibili sugli scaffali dei supermercati, negozi e farmacie grazie al logo del “trimestre anti-inflazione”, un carrello della spesa bianco, rosso e verde, che riprende i colori della bandiera italiana.
Buone adesioni da parte delle imprese, punto di domanda per gli economisti
L’iniziativa ha avuto un buon riscontro da parte delle imprese, che hanno aderito in massa. A fine ottobre 2023, le adesioni ammontavano a circa 23.000, coinvolgendo circa 20.000 punti vendita.
Tuttavia, l’iniziativa è stata criticata da alcuni economisti, che la considerano un intervento poco efficace per contrastare l’inflazione. Secondo questi critici, infatti, l’iniziativa non fa altro che spostare l’inflazione da un settore all’altro, senza incidere sul suo livello generale.
Il Carrello tricolore ha suscitato dubbi dall’inizio
L’iniziativa ha fatto il suo debutto nelle corsie dei supermercati con una campagna mediatica fitta e piuttosto “scenografica”, presentandosi come un mezzo cruciale per contrastare l’ondata di carestia economica e carovita collegato a monte ad essa.
Tuttavia, fin dall’inizio, sono emersi dubbi sul reale impatto e sulla validità di questa iniziativa. La sua natura tricolore, ad esempio, non sembra riflettere alcuna tutela specifica per i prodotti o le imprese italiane, sollevando domande sull’autenticità del suo carattere patriottico.
L’analisi di Altroconsumo sull’efficacia del Carrello Tricolore
Ora, a quasi metà strada del suo percorso temporale, Altroconsumo ha emesso un giudizio poco promettente: la misura anti-inflazione del “Carrello Tricolore” sembra offrire un supporto limitato agli acquirenti.
L’analisi condotta da Altroconsumo ha coinvolto 125 diverse tipologie di prodotti in 15 punti vendita distribuiti tra le città di Roma e Milano.
È emerso che solo 24 categorie di prodotti sono sottoposte a sconti, ma ciò non include beni essenziali come l’olio di oliva, oggetto di consistenti rincari, o altri prodotti vitali come l’acqua e i freschi.
I dati più preoccupanti dagli scaffali
Una scoperta rilevante è che nel 78% dei casi i prodotti contrassegnati dal “Carrello Tricolore” – solitamente provenienti dalla stessa marca del distributore – non risultano i più convenienti sugli scaffali.
Inoltre, si è verificato un drastico calo del 36% nelle altre offerte di prodotti all’interno della grande distribuzione.
Un’altalena in molti supermercati
Inoltre, rispetto ai mesi precedenti, i prezzi dei prodotti contrassegnati dal “Carrello Tricolore” hanno subito una diminuzione del 6% nei supermercati e del 3% nei discount. Al contrario, nei negozi di dimensioni maggiori (ipermercati) i prezzi sono aumentati del 2%.
Globalmente, tutti i prezzi, compresi sia quelli in promozione che quelli ordinari, hanno registrato un incremento rispetto ai mesi di maggio e giugno: del 4% e del 5% nei supermercati e negli ipermercati, e dell’1% nei discount.
Il verdetto negativo di Altroconsumo
Il verdetto di Altroconsumo dunque non può che sottolineare un risparmio limitato per le famiglie italiane: “Sebbene si sia osservata una lieve riduzione dei prezzi, questa è applicata solo a pochi prodotti inseriti nel “carrello”. Tale diminuzione, inoltre, non si è sommata alle offerte già esistenti, ma ha addirittura determinato una riduzione delle stesse“.