Non accenna a placarsi la polemica per il bacio di Rubiales, presidente della Federcalcio spagnola, a Jenni Hermoso sul palco della premiazione del mondiale femminile. Niente dimissioni per lui, che ora chiede aiuto alla Uefa.
Non accenna a diminuire l’eco dello scandalo che ha travolto la Rfef, la Federcalcio spagnola. Il presidente Luis Rubiales è da giorno nell’occhio del ciclone. Da quando, cioè, sul palco della premiazione al termine della finale del mondiale di calcio femminile ha baciato Jenni Hermoso, calciatrice della nazionale che si era appena laureata campione.
Chi si aspettava le dimissione di Rubiales dopo il fatto è rimasto deluso. Il presidente della Rfef non ha fatto un passo indietro. Anzi, sta lavorando sotto traccia per allargare il campo del suo consenso, soprattutto sotto l’aspetto politico. Rubiales vorrebbe, infatti, incassare il sostegno da parte della Uefa. Allo stesso tempo, l’obiettivo del presidente è raccogliere consensi interni, per provare a chiudere il caso già in occasione del Consiglio federale straordinario, convocato dallo stesso Rubiales per domani, venerdì.
Al momento, però, Rubiales deve fare i conti con le pressioni e le critiche che arrivano da più parti. Si contano, infatti, già tre denunce, da Miguel Galán, da Estrada Fernández e da Sumar. Inoltre, Jenni Hermoso, la calciatrice direttamente coinvolta nel fatto, ha deciso di rompere il silenzio. “Io e il mio sindacato delle giocatrici stiamo lavorando affinché atti come quelli a cui abbiamo assistito non restino impuniti, siano sanzionati e vengano adottate le misure necessarie per tutelare i calciatori da azioni che riteniamo inaccettabili“, ha scritto in una nota.
Rubiales si sta scontrando, inoltre, con la freddezza da parte del Governo. Il presidente della Federcalcio iberica ha incontrato Pedro Sanchez, primo ministro ad interim, in occasione del ricevimento da parte delle campionesse del mondo a Moncloa. Un’accoglienza fredda, confermata poi dalle parole dello stesso Sanchez: “Bisogna continuare a prendere provvedimenti per chiarire ciò che abbiamo visto. Ci sono stati alcuni comportamenti inaccettabili che dimostrano che nel nostro Paese c’è ancora molta strada da fare in termini di uguaglianza, rispetto e parificazione dei diritti di uomini e donne. È stato un gesto inaccettabile“.
Ora Rubiales punta a mantenere la poltrona. Come? Il presidente snocciolerà in occasione del Consiglio tutti i successi ottenuti dalla Spagna del pallone sia a livello di nazionale maggiore femminile sia a livello giovanile. Punterà sicuramente sul suo lavoro per trasformare il campionato femminile spagnolo in campionato professionistico e sui fondi messi a disposizione del calcio femminile, per il suo sviluppo.
A fare da ago della bilancia non saranno, però, verosimilmente i risultati ottenuti alla presidenza della Rfef. Il Consiglio federale attende, infatti, soprattutto il rapporto che verrà redatto con le dichiarazioni delle diverse parti coinvolte. Quel documento traccerà in maniera chiara cosa è accaduto e farà emergere eventuali responsabilità. Se il documento stabilirà le responsabilità di Rubiales a quel punto di potrebbe arrivare al Tribunale sportivo amministrativo, con il rischio, per il presidente di dover fare i conti con l’inibizione.
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