In città si dormire poco e male per svariati motivi: se vogliamo riposare bene (e trarne i benefici per la salute) dobbiamo andare altrove.
Le chiamano città senza sonno perché sono sempre “accese”, sempre iperattive, sempre in movimento. Ma questo non è solo un fenomeno sociale. Può diventare anche un fenomeno biologico, che ci porta a riposare poco e male. Ebbene, sì, spesso il nostro (pessimo) ritmo del sonno è causato dal vivere in città che ci logora. Ecco perché.
È ormai un fatto notorio che dormire, al pari della sana alimentazione e dell’attività fisica, sia un parte fondamentale del nostro benessere psicofisico. Gli esperti ci dicono che dovremmo dormire circa 8 ore ogni notte. Sì, di notte. Perché il sonno notturno è molto più rigenerante rispetto a quello in altre ore della giornata. In realtà, molto spesso non ci riusciamo.
Questo anche perché nella maggior parte dei centri abitati, la notte non è più buia e non è più silenziosa. La luce ha permesso all’uomo di colonizzare la notte liberandosi dell’oscurità e, di conseguenza, di prolungare il periodo di attività fino alle ore piccole. E succede solo di rado che la notte sia davvero il momento del silenzio assoluto.
Perché in città dormiamo poco e male?
La luce artificiale è considerata, di per sé, una forma di inquinamento , che porta con sé una serie di problemi per la salute. Innanzitutto ci fa dormire di meno. Ormai esistono studi che dimostrano che, tra gli adulti e gli anziani, quanto più alto è il livello di luce artificiale durante la notte, tanto meno dormono. È stato inoltre osservato che la luce artificiale di notte – sia dentro che fuori casa – può aumentare i problemi del sonno del 22%. La luce artificiale è nemica del sonno perché confonde l’orologio interno che lo regola: ci dice che è giorno e che non è ancora ora di andare a letto.
L’inquinamento luminoso non solo riduce le ore di sonno, ma troppa luce artificiale di notte può anche avere altre gravi conseguenze per la salute. Questi includono una maggiore probabilità di condizioni cardiovascolari e metaboliche (obesità o diabete), disturbi di salute mentale e persino alcuni tipi di cancro, come il cancro al seno, alla prostata o al colon.
Non solo la luce a disturbare il nostro sonno. Anche il rumore. Non esistono più pace e tranquillità di cui abbiamo bisogno per addormentarci e restare addormentati. Il rumore che penetra nelle nostre case a qualsiasi ora del giorno fa male alla salute, indipendentemente dal fatto che dia fastidio o meno. Ma di notte può anche interferire con il nostro sonno. Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, l’esposizione prolungata al rumore di fondo contribuirebbe a 48.000 nuovi casi di malattie cardiache e 12.000 morti premature ogni anno in Europa. Inoltre, 22 milioni di persone soffrono di disturbi del sonno cronici e 6,5 milioni soffrono di gravi disturbi cronici del sonno. È stato calcolato che ogni anno si perdono complessivamente un milioni di anni di vita sana a causa degli effetti del rumore. Le malattie coronariche e i disturbi del sonno rappresentano la percentuale maggiore delle malattie legate al rumore .
Insomma, raramente esiste ormai la necessaria comprensione – sia a livello istituzionale che individuale – del fatto che la costruzione di una comunità più sana dipende fondamentalmente dalla creazione di un ambiente che faciliti sia il nostro sonno che quello dei nostri vicini. La città non è il posto giusto per noi.