Non accenna a placarsi la bufera che ha investito il ministro del Turismo Daniela Santanché dopo l’ultima puntata di Report. Il programma di Rai 3 ha messo in luce alcune criticità legate all’attività imprenditoriale del ministro, che lei ha però additato come false, annunciando azioni legali.
Il ministro del Turismo Daniela Santanché è finito nell’occhio del ciclone a seguito di un’inchiesta mandata in onda nell’ultima puntata di Report. Il programma di Rai 3 ha raccontato di alcune criticità legate alla gestione da parte del ministro di due aziende, Visibilia e Ki Group. Si parla di bilanci in profondo rosso, fornitori non pagati, dipendenti mandati a casa senza liquidazione e molto altro. Tutte situazioni che Santanché dice non essere vere, anche se la bufera non sembra intenzionata almeno per ora a placarsi…
Santanché querela Report: “Tutte falsità”
Il ministro Santanché non aveva inizialmente commentato il contenuto della trasmissione, ma ha poi cambiato idea, annunciando di aver dato mandato ai suoi legali di intraprendere tutte le azioni necessarie per tutelarsi di fronte a quelle che lei ritiene falsità. “I responsabili della trasmissione televisiva erano stati preventivamente invitati a evitare di diffondere notizie non veritiere, purtroppo invano. In merito al servizio di Report e alle conseguenti notizie di stampa riportate su alcune testate giornalistiche – ha precisato la ministra in una nota – le suddette notizie risultano prive di corrispondenza con la verità storica“.
Una posizione smentita, però, da Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione, che ha evidenziato come: “Dopo quattro giorni dalla messa in onda dell’inchiesta di Report a firma di Giorgio Mottola, la ministra Santanchè ha ritenuto opportuno smentire i fatti denunciati, senza però entrare nei particolari. La ministra ha anche annunciato querela. Nell’inchiesta alcuni dipendenti avevano testimoniato di essere rimasti senza stipendi, senza tfr. Un’altra dipendente invece ha denunciato di aver lavorato durante il periodo di cassa integrazione, pagata dallo stato, per le aziende che facevano riferimento alla Santanchè. Report da parte sua conferma la veridicità di tutti i contenuti trasmessi“. Ranucci ha poi spiegato come si tratti di fatti documentati e per cui, in alcuni casi, sono già in corso procedimenti legali. Santanché, contattata a suo tempo dalla trasmissione, non ha inoltre risposto alle richieste di intervista.
Le opposizioni chiedono le dimissioni
Lo scontro non riguarda soltanto il ministro e la trasmissione di Rai 3, ma sta coinvolgendo diversi esponenti politici. Alcuni, di fronte a quanto visto, hanno chiesto le dimissioni di Santanché e un intervento decisio da parte del Governo. Secondo il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni “all’estero la Santanchè l’avrebbero già allontanata dal Governo“. Dura anche la presa di posizione del Partito Democratico, per bocca del suo deputato Peppe Provenzano: “Quello che sta emergendo è incompatibile con un solo minuto in più nel ruolo di ministra della Repubblica. Non ci sono alternative: dimissioni. Giorgia Meloni non taccia, assicuri la credibilità delle istituzioni. Altrimenti è complice del loro discredito“.
Richieste di dimissioni rispedite al mittente dal ministro, anche se l’Esecutivo (che già sta facendo i conti con qualche criticità interna) è comunque in allerta. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni avrebbe, infatti, aperto alla possibilità di dimissioni in caso di rinvio a giudizio di Santanché, che è un’esponente di spicco di Fratelli d’Italia.