Come funziona il salario minimo negli altri Paesi europei? Chi ce l’ha e chi no? Proviamo a fare chiarezza mentre in Italia il dibattito sul tema è più acceso che mai.
È tornato ad accendersi il dibattito sul tema del salario minimo. Sono, da tempo, numerose le forze politiche che spingono per la sua adozione anche in Italia. Al momento, però, al di là delle discussioni, poco si è fatto dal punto di vista formale. A rinvigorire il confronto ci ha pensato Giorgia Meloni. Il presidente del Consiglio, che inizialmente si era mostrato molto freddo, ha improvvisamente aperto al dialogo. Certo, la stessa Meloni dovrà fare i conti con le diverse posizioni interne alla sua maggioranza. Basti pensare che, soltanto pochi giorni fa, il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone sosteneva che “il salario minimo non serve“.
Se in Italia il dibattito è aperto e acceso, viene spontanea una domanda: come funziona negli altri Paesi dell’Unione? In tutta Europa, oltre all’Italia, sono soltanto quattro i Paesi a non avere un salario minimo. Stiamo parlando di Svezia, Finlandia, Danimarca e Austria. Svezia e Danimarca, in questo senso, sono molto simili al nostro Paese. Seguono, infatti, modelli basati sulla negoziazione dei contratti collettivi e dei livelli salariali da parte dei sindacati.
Entrando nel dettaglio di chi l’ha adottato abbiamo:
E fuori dall’Europa? Il panorama è sicuramente variegato. In Gran Bretagna, per esempio, è stato introdotto nel 1998 e va dalle 5,28 sterline (6,07 euro) lorde per i lavoratori sotto i 18 anni, alle 7,49 sterline (8,58 euro) da 18 a 20 anni, alle 10,18 sterline (11,66 euro) da 21 a 22 anni e alle 10,42 sterline (11,94 euro) da 23 anni e oltre. In Svizzera, invece, non esiste un salario minimo nazionale, ma alcuni cantoni lo hanno stabilito. Si va da circa 19,75 (20,31 euro ca.) franchi lordi all’ora definiti dal Canton Ticino ai 24 franchi dal Cantone di Ginevra (24,45 euro).
E ancora, in Messico il salario minimo di 344,93 euro lordi, che arriva fino a 519,48 euro per i dipendenti che si trovano e lavorano negli Stati vicini al confine con gli Stati Uniti. In Australia il salario minimo nazionale viene rivisto ogni anno ed è attualmente di 21,38 Aud all’ora (circa 13,17 euro) o 812,60 Aud (circa 500,49 euro) a settimana lordi. Negli Usa, infine, il salario minimo orario è fissato dalla legge federale a 7,25 dollari.
E in Italia? Il dibattito ruota intorno ai 9 euro l’ora. Qualcuno, però, li reputa troppi.
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