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Cucina

Saint Tropez: per prenotare un tavolo bisogna garantire almeno 5mila euro

Per prenotare un tavolo in un ristorante a Saint Tropez occorre assicurare che si è disposti a spendere almeno 5mila euro. Scopriamo insieme perché

In un’estate già molto calda e asfissiante, lo risulta ancora di più dalle infinite polemiche sul caro prezzi ormai intriso nel settore della ristorazione, tra tramezzini tagliati a metà piattini di trofie, ma l’apice l’hanno raggiunto i francesi.

I ristoratori strateghi della blasonata Saint Tropez

Sembrerebbe infatti, come riporta The GuardianNice Matin, che tra alcuni ristoranti della nota cittadina della Costa d’Azzurra Saint Tropez si sia insinuata la tendenza ad assicurarsi un conto più alto permettendo ai clienti di prenotare un tavolo solo se questi effettueranno una spesa minima di 5mila euro.

Foto | Unsplash @Ibrahim Boran – 15giorni.it

La strategia sembra chiara, ovvero assicurarsi che ci sia un posto a tavola per chi ha le tasche maggiormente piene. L’aumento dei costi per locali di ogni genere non è certo una novità: ad esempio oltre la Manica c’è una vera e propria crisi del settore. Nell’ultimo anno infatti hanno chiuso i battenti circa 12 attività al giorno, principalmente a causa dei rincari.

Oltre alla spesa minima da assicurare in caso di prenotazione, pare che alcuni ristoranti della cittadina francese abbiano cominciato a chiedere una caparra di 1500 Euro a testa per prenotare un tavolo.

Il quotidiano Nice Matin ha citato alcuni insider secondo i quali alcuni ristoranti di St-Tropez, da oltre mezzo secolo luogo di ritrovo estivo preferito dalle celebrità e dal jet set internazionale, avrebbero iniziato a controllare i nomi dei clienti nel loro database e a rifiutare le prenotazioni se una visita precedente non aveva portato a un conto – o a una mancia – sufficientemente alto.

“In pratica si tratta di dire se sei in grando di spendere i soldi o se sei un pesce piccolo” spiega un addetto all’ospitalità al giornale francese. A conferma di questa pratica, un cliente locale ha dichiarato: “Se è quest’ultimo, ti dicono semplicemente che non ci sono tavoli liberi fino all’inizio di settembre”.

Il sindaco di Saint Tropez Sylvie Siri ha minacciato sanzioni per i ristoratori racket dell’ex villaggio di pescatori più famoso del Mediterraneo dopo aver appreso di questa strategia.

“Queste accuse sono estremamente scioccanti per me, perché purtroppo sono vere”, ha dichiarato Sylvie Siri ai media locali, aggiungendo che lei “e l’intero consiglio si oppongono totalmente a queste pratiche spregevoli”, che stanno “rovinando l’immagine della città”.

I ristoranti chiedono anche mance enormi, secondo il giornale il quale ha riferito che un ricco italiano è stato letteralmente inseguito nel parcheggio da un cameriere arrabbiato perché aveva lasciato una mancia di 500 Euro, circa il 10% del conto, invece che il consueto 20% (n.b in Francia le mance sono discrezionali, poiché il servizio è incluso in tutti i conti dei ristoranti).

I ristoranti colpevoli di estorsione e racket organizzato, alcuni dei quali potenzialmente in grado di “compilare illegalmente banche dati, senza consenso, in totale disprezzo delle leggi sulla privacy” potrebbero vedersi ritirare le licenze notturne.

In collaborazione con l’associazione dei commercianti di St-Tropez Esprit Village, sono stati distribuiti 1.000 adesivi che ricordano ai visitatori e agli abitanti del luogo di contattare il municipio e il servizio governativo per le frodi ai consumatori se si sentono raggirati.

Il sindaco ha dichiarato: “Queste pratiche sono odiose per il resort, e quindi per la nostra clientela, ma anche per la popolazione locale.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità

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