Prigozhin ricompare in un video: “Wagner non combatterà più in Ucraina”

Il capo della compagnia paramilitare è in Bielorussia insieme ai mercenari del gruppo. Intanto un raid delle forze armate russe nelle notte distrugge 60mila tonnellate di grano ucraino

 

È la prima apparizione da quando, il 24 giugno scorso, ha tentato la “marcia della giustizia” su Mosca. In un video pubblicato sul canale Telegram della Wagner, Evgeny Prigozhin si rivolge ai suoi mercenari dicendo loro che per ora non combatteranno più sul fronte ucraino: “Benvenuti ragazzi… Benvenuti sul suolo bielorusso. Abbiamo combattuto con onore. Avete fatto molto per la Russia. Quello che sta accadendo al fronte è una disgrazia in cui non dobbiamo essere coinvolti”.

Da qui la decisione di “stare in Bielorussia per un po’“. AI propri uomini, il capo della Wagner raccomanda di comportarsi correttamente con i locali e ordina loro di addestrare i militari di Minsk. “Sono sicuro renderete l’esercito il secondo più grande del mondo”. Quindi li invita a raccogliere le forze per un “nuovo viaggio in Africa”, dove la compagnia paramilitare da anni è attiva su più fronti, dalla Libia alla Repubblica Centroafricana passando per il Mali.

Prigozhin non esclude il ritorno sul fronte ucraino: “Forse torneremo all’operazione militare speciale in Ucraina quando saremo sicuri di non essere costretti a vergognarci di noi stessi”.

Nel video sembra comparire anche il co-fondatore e comandante della Wagner Dmitry Utkin: “Questa non è la fine. Questo è solo l’inizio del più grande lavoro al mondo che verrà svolto molto presto”, dice l’ex tenente colonnello del Gru, il servizio di informazione delle forze armate russe.

Un cappello a terra, sullo sfondo della guerra in Ucraina
Foto Pixabay/Алесь Усцінаў – 15giorni.it

L’arrivo della Wagner in Bielorussia

I mercenari della Wagner erano arrivati in Bielorussia lo scorso 15 luglio, come parte dell’accordo mediato dal Presidente Aljaksandr Lukashenko per ricomporre la frattura tra il capo del Cremlino e Prigozhin dopo l’ammutinamento dell’ex “cuoco di Putin”. Spariti dai radar sin dal 24 giugno, erano riapparsi in un video che li mostra intenti ad addestrare i soldati di Minsk. Il gruppo di monitoraggio indipendente Belaruski Hajun aveva tracciato un imponente convoglio del gruppo paramilitare, composto da almeno 60 tra camion, autobus, fuoristrada Uaz Patriot, entrare in Bielorussia dalla Russia scortato dalla polizia locale.

In parallelo sul canale Telegram della Wagner era spuntata una foto del capo, la prima immagine dal temuto colpo di Stato. Seduto su una branda all’interno di una tenda da campo a Osipovichy in Bielorussia – mutande e maglietta – Prigozhin saluta rivolto verso l’obiettivo. L'”esilio” in Bielorussia del capo della Wagner era parte centrale dell’accordo negoziato dall’uomo forte di Minsk.

La guerra sul campo

Intanto la guerra sul fronte ucraino prosegue. E a poche ore dal mancato rinnovo dell’accordo sull’export dei cereali dal Mar Nero, Kiev fa sapere che un raid delle forze armate russe avrebbe distrutto nella notte 60mila tonnellate di grano ucraino, stoccato nel porto di Chornomorsk, vicino a Odessa. “Ci vorrà almeno un anno per riparare completamente le infrastrutture danneggiate”, ha detto il ministro dell’Agricoltura ucraino Mykola Solsky.

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