Si parla di Overshoot Day nel momento in cui si verifica un deficit e la domanda da parte della popolazione supera la “disponibilità” della Terra di generare risorse
Oggi, 2 agosto 2023, è l’Earth Overshoot Day, ovvero quella data che segna l’esaurimento di tutte le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di un anno solare. Questo significa che per i prossimi 151 giorni saremo in debito con il nostro Pianeta. Per l’Italia è arrivato in largo anticipo e cioè il 15 maggio 2023. Significa “Giorno del sovra sfruttamento della Terra“, “To overshoot” significa infatti “oltrepassare” i limiti, esaurendo così le risorse necessarie. La data viene calcolata ogni anno dall’organizzazione di ricerca internazionale Global Footprint Network (Gfn), tenendo conto della domanda di risorse in un anno e della capacità di generarle.
Il calcolo viene elaborato prendendo in considerazione la domanda da parte della popolazione e le risorse e i servizi ecosistemici che il Pianeta riesce a rigenerare in un intero anno. Grazie a quest’analisi si considera poi una media della domanda e dell’offerta di tutti i Paesi e si stabilisce la data nel quale l’umanità consumerebbe tutte le risorse messe a disposizione dal Pianeta. Si parla di Overshoot Day nel momento in cui si verifica un deficit e la domanda da parte dell’umanità supera la “disponibilità” della Terra di generare risorse. Per gli scienziati è il giorno in cui potrebbero cominciare a scarseggiare le fonti essenziali di vita, come acqua, cibo, fibre, legno e assorbimento di anidride carbonica, anticipando la “biocapacità globale”. Il Global Footprint Network calcola l’Overshoot Day dal rapporto tra la biocapacità del pianeta, quindi l’insieme di tutte le risorse che la Terra offre in un anno e la richiesta totale di risorse da parte della popolazione.
“Troppo spesso agiamo in un modo che dimostra che non siamo ancora ben consapevoli della gravità della situazione. L’attuale modello economico è dispendioso e ingiusto. Non è sostenibile e la questione chiave è come provvedere in modo efficiente ed equo ai bisogni delle persone utilizzando meno energia e meno materie prime”, spiega Janez Potočnik, commissario Ue all’Ambiente e co-presidente dell’International resource panel dell’Unep.
Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia spiega: “Se fino agli anni ‘60 l’umanità era più o meno in equilibrio, di anno in anno la data si è spostata salendo nel calendario, per arrivare oggi a inizio agosto. Ciò significa che l’umanità è in overshoot ecologico da oltre 50 anni e il debito che abbiamo accumulato ammonta a 19 anni di produzione del pianeta, ossia quello che gli ecosistemi della Terra possono rigenerare in 19 anni. Il peso di questo debito, che è destinato ad aumentare, comincia a ridurre le opzioni economiche. La perdita di biodiversità, la crescente imprevedibilità meteorologica e l’esaurimento delle acque sotterranee sono solo alcuni sintomi. Ma il superamento in sé non è inevitabile. Vivere costantemente al di sopra delle possibilità fisiche del nostro Pianeta è una possibilità limitata nel tempo, rischiamo un disastro ecologico: i beni e i servizi che sono alla base delle nostre società ed economie sono tutti prodotti da ecosistemi funzionanti e sani. Abbiamo ormai molte soluzioni mirate per invertire il sovrasfruttamento delle risorse e sostenere la rigenerazione della biosfera nella quale viviamo”.
Il sito dell’Earth Overshoot Day ci offre un ripasso di quello che possiamo fare per aiutare il Pianeta.
“Stiamo entrando in una ‘tempesta’ di cambiamenti climatici e limiti delle risorse biologiche. Prima aziende, città e paesi pianificano in anticipo e si preparano per il futuro prevedibile, maggiori sono le loro possibilità di prosperare. C’è un immenso potere di possibilità nelle numerose soluzioni esistenti che sono pronte per essere implementate su larga scala. Con loro, possiamo renderci più resilienti e #MoveTheDate of Earth Overshoot Day“, si legge nel portale.
La piattaforma Power of Possibility mette a disposizione un lungo elenco di modi in cui possiamo migliorare la sicurezza delle nostre risorse. Le aree prese in considerazione sono:
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