Nuovo maxi sequestro di cibo proveniente dalla Cina. Per gli italiani scatta l’allarme per la sicurezza alimentare: che cos’è successo.
In Italia non finiscono mai i controlli per quanto riguarda i prodotti messi sul mercato. In queste ore è scattato un maxi sequestro di Cibo proveniente direttamente le città. Sono diverse le ragioni che hanno portato a fermare i lotti di cibo arrivati dalla nazione orientale: l’ultima operazione dell’Azienda Sanitaria Locale.
Sempre più spesso si sente parlare di allerta alimentare o richiamo alimentare. Tutto ciò avviene quando un prodotto destinato alla consumazione mess sul mercato rappresenta un rischio per la salute di chi l’ha acquistato. Sono diverse le ragioni che possono portare al richiamo tra cui contaminazione microbiologica, presenza di sostanze chimiche nocive, errori di etichettatura o anche importazione di cibo di dubbia provenienza.
Solitamente a compiere queste operazioni ci pensa sempre il Ministero della Salute Italiana, che poi sul portale dedicato indicherà tutti i motivi che hanno portato al ritiro del prodotto. Delle volte però, su segnalazioni dei cittadini potrebbero muoversi anche le Aziende Sanitarie Locale, come nel caso che andremo a vedere oggi. Infatti sono stati sequestrati diversi lotti di alimenti provenienti dalla Cina. Andiamo quindi a vedere tutti i dettagli dell’ultima operazione.
Etichette riportanti caratteri cinesi indecifrabili o incomplete, prodotti di carne camuffati come snack di grano e tanto altro. wSono queste le prime parole del comunicato dell’Asl Napoli 1 Centro che ha lasciato aperta la possibilità di innescare un‘allerta per la sicurezza alimentare in tutta Europa. Secondo l’Autorità ci vorranno giorni per individuare le principali violazioni di natura amministrativa o penale. L’Azienda Sanitaria Locale ha avuto modo di sequestrare 20 tonnellate di alimenti.
A rivelare tutti i dettagli dell’operazione ci ha pensato Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro che ai microfoni ha dichiarato: “Non escludiamo l’attivazione del Rapid Alert System Safety For Food and Feed”. Infatti la maggior parte degli alimenti sequestrati era costituita da prodotti confezionati (essiccati, trasformati, congelati) come carni e prodotti a base di carne, prodotti della pesca e dell’acquacoltura, e prodotti a base di latte.
Tra le irregolarità troviamo anche l’assenza di informazioni comprensibili, visto che le etichette erano scritte tutte in cinese. Proprio le etichette discordanti fra la versione in cinese e quella in italiano fanno sorgere sospetti su una nuova pratica per importare carne dalla Cina in Italia. A breve quindi l’ASL di Napoli 1 potrebbe mandare una notifica di allerta per tutti i paesi membri dell’Unione Europea su tutti i rischi potenziali.
I ritrovamenti sono avvenuti nelle aree fra Gianturco e corso Novara. Le 20 tonnellate di cibo poste sotto sequestro presentavano irregolarità di vario genere. A partecipare all’operazione ci hanno pensato anche 23 dirigenti veterinari, 6 tecnici della prevenzione e 4 tecnologi alimentari, che hanno ispezionato 5 rivendite e altrettanti depositi annessi.
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