Sono state rese note questa mattina alle 8:30 le sette tracce d’esame riguardanti la prima prova della maturità 2023. Vediamo insieme nel dettaglio quali sono le tematiche scelte dal MIUR e che gli studenti dovranno affrontare nel tema d’italiano
Per i maturandi italiani sono iniziati ufficialmente oggi gli esami di maturità 2023.
Quella odierna è, infatti, la giornata dedicata allo svolgimento della prima prova, ovvero quella riguardante il tema d’italiano.
Sette le tracce scelte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, suddivise in tre tipologie: analisi del testo (tipologia A), testo argomentativo (B) e tema d’attualità (C).
Vediamo nello specifico quali sono le tematiche che gli studenti dovranno affrontare.
Una delle due tracce proposte dal MIUR per la tipologia A è l’analisi della poesia “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo.
Si tratta di un brano che il Premio Nobel per la Letteratura scrisse nel 1957 e che fu poi pubblicato l’anno successivo nella raccolta poetica “La terra impareggiabile”, la quale ottenne il prestigioso Premio Viareggio.
Collocata come primo scritto della sezione “Domande e risposte”, ovvero quella che rappresenta l’equilibrio perfetto tra scienza e metafisica, è considerata una delle poesie più note del gruppo delle opere dedicate alla Scienza e a Dio.
Quasimodo la scrisse in occasione del lancio in orbita del primo Sputnik sovietico e “Alla nuova luna” può essere considerato un testo che parla dell’ingegno dell’uomo, il quale è in grado di dar vita a nuovi oggetti grazie alla propria intelligenza, emulando così la creazione divina.
Una poesia che esplora, quindi, l’interazione tra scienza e religione e simboleggia il progresso, oltre che il ruolo dell’uomo nel Mondo.
Il tema principale dell’opera è, infatti, l’indagine più profonda dell’essere umano. Per alcuni positiva, per altri negativa.
Secondo molti questa poesia di Quasimodo cela al suo interno un intento polemico che pone l’accento su come l’uomo sia spesso più preoccupato di realizzare nuove creazioni per esplorare nuovi mondi che di migliorare quello in cui vive.
Altra traccia per la tipologia A è l’analisi di un estratto de “Gli indifferenti” di Alberto Moravia.
Un romanzo ambientato in un contesto urbano ignoto (forse nella Roma dei tardi anni Venti, ndr) e la cui trama si compone di due filoni distinti, ma interconnessi tra loro.
Fu scritto nel 1929, stesso periodo storico a cui risalgono gli eventi narrati e che coprono un lasso di tempa di circa due giorni.
“Gli indifferenti” di Moravia parla della distruzione della borghesia italiana sotto il regime fascista, riuscendo a superare la censura grazie a una critica velata e mai esplicita.
Lo fa raccontando la vicenda di alcuni personaggi inetti e mediocri, i fratelli Carla e Michele Ardengo, della loro madre Mariagrazia e di Leo Merumeci, il suo amante.
Nella tipologia B, quella riguardante la redazione di un testo argomentativo, il MIUR ha scelto di proporre un brano estrapolato da “Intervista con la storia” di Oriana Fallaci.
Si tratta di una raccolta comprensiva di una serie di interviste condotte dalla nota scrittrice italiana ad alcune delle personalità più influenti al Mondo nel corso del XX secolo.
Un libro diviso in tre sezioni distinte, la prima delle quali vede come protagonisti leader politici come Muammar Gheddafi, Henry Kissinger, Yasir Arafat e Indira Gandhi.
La seconda si concentra su figure storiche come Federico Fellini, Pablo Picasso e Sean Connery, mentre la terza riguarda le interviste a tema religioso a personalità come Madre Teresa di Calcutta, Golda Meir e il Dalai Lama.
“Intervista con la storia” può essere letto come un libro in cui l’autrice cerca di incalzare i propri intervistati con domande dirette e spesso provocatorie, con l’obiettivo di conoscerne storia e pensieri, oltre che le motivazioni che li hanno spinti a prendere decisioni importanti nella vita.
Altra traccia di tipologia B riguarda un brano tratto da “Dieci cose ho imparato”, libro-testamento di Piero Angela.
Così come per “Alla luna nuova” di Quasimodo, anche questo testo si concentra intorno all’idea di ingegno umano, ma nella sua opera il noto divulgatore scientifico parla anche del concetto di ricchezza immateriale e di distruzione creativa.
La prima è costituita dal sapere, lo studio, l’ingegno umano appunto. Ciò che per l’autore può davvero fare la differenza nel tempo.
La seconda rappresenta il fatto che la modernità riesce spesso a soppiantare settori e tecnologie obsolete, proponendo continuamente soluzioni più all’avanguardia e al passo con i tempi.
Terza e ultima traccia per quanto riguarda il testo argomentativo è quella rappresentata dal brano tratto dal libro “L’idea di nazione” di Federico Chabod.
Si tratta di un’opera che cerca di indagare come sia cambiato il concetto stesso di Nazione nel corso dei secoli.
Dalla sua nascita con il Romanticismo e il Risorgimento fino alla modernità, passando per il Medioevo.
Il trascorrere del tempo ha visto lo sviluppo e l’affermazione del concetto di patria, prima a livello pratico e locale e successivamente a livello ideale e nazionale.
Un concetto di Nazione che ha subito, quindi, vari cambiamenti nel tempo e che oggi in Italia si lega al sentimento di appartenenza all’Europa e al principio di indipendenza politica. Uno spirito patriottico mutato nei secoli.
Le tracce della tipologia C riguardano il tema d’attualità e la prima proposta richiama la lettera aperta che alcuni esponenti del mondo accademico e culturale italiano scrissero nel 2021 all’allora Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Una lettera in cui veniva espressamente richiesto al Ministro di reintrodurre le prove scritte agli esami di maturità, dopo che queste erano state soppresse momentaneamente a causa della pandemia (questo è il primo anno in cui l’esame torna a svolgersi in presenza, ndr).
Il focus del messaggio era il rispetto della serietà delle prove in questione, considerate indispensabili e di doveroso svolgimento.
Una tematica estremamente attuale, ma anche complessa.
Scegliendo questa traccia, i maturandi avranno la possibilità di esprimere il proprio punto di vista, essendo i primi a essere tornati a svolgere il canonico esame di maturità composto da due prove scritte e un colloquio orale dal 2019, anno in cui ebbe inizio l’incubo Covid in Italia e nel Mondo.
Ultima traccia, tra le sette proposte, è quella riguardante il brano “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp” di Marco Belpoliti (anch’esso per la tipologia C, ndr)
Si tratta di un breve articolo che lo scrittore e saggista italiano ha pubblicato nel 2019 e nel quale ha affrontato il concetto dell’attesa e la sua onnipresenza nella vita quotidiana di chiunque.
Nel testo di Belpoliti viene, infatti, data estrema importanza all’attesa e vengono esplorati concetti come la speranza, la pazienza e la contemplazione.
Un insieme di tematiche analizzate sia a livello individuale che collettivo e sotto la lente d’ingrandimento dell’arte, della letteratura, della filosofia e della psicologia.
L’autore ritrova in Whatsapp e nella risposta celere un’ossessione dell’uomo, per cui il concetto di attesa ha una diretta influenza sulla percezione del tempo.
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