Cocktail, panini, maxi schermi e …golf: ecco cosa troverete da T-Squared Social, un nuovo bar sport di New York aperto da due soci speciali
Metti una sera Justin Timberlake e Tiger Woods in un bar…Quella che sembra la premessa per una barzelletta è invece una solida – e ricreativa – realtà. Infatti, come riportato dal magazine People, il cantautore americano considerato il principe del pop e il campione di golf più conosciuto al mondo hanno aperto un locale insieme a Times Square, nel cuore di New York.
Stiamo parlando di T-Squared Social, l’esclusivo sport bar aperto su iniziativa di Justin Timberlake e Tiger Woods, i quali hanno deciso di siglare la loro passione per lo sport inaugurando uno spazio dedicato alla sana competizione e alla socializzazione. E tutto è nato da una partita di golf: “L’idea di T-Squared Social ci è venuta durante una partita di golf ad Albany, il nostro complesso alle Bahamas”, ha infatti dichiarato Tiger Woods, “Io e Justin abbiamo pensato che sarebbe stato bello creare un luogo che unisse le nostre cose preferite e che riunisse le persone per divertirsi. Abbiamo sempre saputo di voler fare qualcosa insieme”. Non a caso, secondo quanto conferma anche Justin Timberlake, il locale nasce con l’idea che “si può andare a divertirsi senza sacrificare la qualità o il comfort”.
T-Squared Social, lo sport bar di Justin Timberlake e Tiger Woods
Ma cosa offre T-Squared Social, questo esclusivissimo club sportivo appena inaugurato sulla 42ma strada, nell’atrio della sede storica di Emigrant Savings Bank, la più antica banca americana? I fortunati che riescono a varcarne la porta di ingresso si ritroveranno immersi in 22.000 metri quadrati di locale, che vanta un bancone di marmo di 32 metri, 35 di schemi televisivi, di cui uno da 200 pollici – il più grande di New York dice il comunicato ufficiale – e poi simulatori di golf, bowling e freccette. E le sorprese non si fermano alla cura della location.
Infatti, il bar del T-Squared propone un ricco menù di cocktail, mocktail, oltre che una vasta selezioni di vini e birre. Inoltre, per quanto riguarda il cibo, sono disponibili focacce, panini, sandwiches e piatti da condividere con gli amici.
Il locale, affidato alle mani esperte dello studio di design Forrest Perkins di Manhattan, conta diverse aree vip e Box Seats, una saletta da 12 posti per eventi privati chiamata “Vault”, e altri spazi in cui dedicarsi allo sport in compagnia, sia da spettatori, grazie ai tantissimi schermi televisivi, sia in prima persona. A fare la differenza, l’esclusività del club e la cura di ogni dettaglio: “È uno spazio bellissimo che trascende la tipica esperienza dei bar sportivi” commenta infatti Justin Timberlake.
Insomma, da quella che poteva passare una semplice partita di golf tra due stelle annoiate è nato un ambizioso progetto che combina ristorazione e passione per lo sport. Il sogno di Justin Timberlake e Tiger Woods, concretizzatosi nel T-Squared Social, è stato reso possibile soprattutto grazie alla partnership con la Nexus Luxury Collection. Ma l’ambizione è tutta delle due campioni, i quali hanno subito immaginato la Grande Mela come lo sfondo ideale per il loro concetto di sports bar.
“Sapevamo che un concetto come T-Squared Social avrebbe prosperato a New York” ha raccontato Justin Timberlake, immaginando come l’élite della metropoli newyorkese avrebbe apprezzato uno spazio così esclusivo dedicato alla sana competizione sportiva.
Altri VIP che hanno aperto un ristorante
Insomma, i più sinceri complimenti a Justin Timberlake e Tiger Woods per il nuovo entusiasmante progetto di “ristorazione sportiva”. Ma il T-Squared Social non è il solo esempio di un’attività ristorativa nata dall’ambizione di una stella dello spettavolo. Infatti, molte altre celebrità, anche italiane, hanno deciso di diventare imprenditori del settore, inaugurando locali che hanno raggiunto una discreta notorietà.
Uno degli ultimi è stato il cantante Stash, frontman dei The Kolors che, non pago del successo raggiunto nelle classifiche musicali, ha deciso di tentare la via della ristorazione inaugurando, lo scorso 29 maggio, Calamore, definito come un nuovo format di “pop gastronomia”. Secondo quanto rivelato sui profili social ufficiali, “Calamore è un incontro tra creatività e gusto, non è un fast food né un ristorante. La parola chiave di questo progetto è genuinità”. Non a caso, si tratta di un locale che affonda le sue radici nei tradizionali piatti di mare, riadattati con un concept contemporaneo, senza dimenticare la sua matrice popolare
Sempre rimanendo tra le fila della musica italiana, bisogna citare la pasticceria bresciana di Blanco L’isola delle rose, che già dal nome rimanda alla sua celebre canzone – diventata scandolo dopo il triste episodio a Sanremo. Polemiche a parte, la pasticceria offre una produzione di dolce e salato tradizionale, associata anche a una proposta di prodotti senza glutine, senza lattosio e chetogenici. Infatti, punto di forza del locale è l’inclusività alimentare, cercando di soddisfare tutte le esigenze con lo scopo di garantire ai clienti una qualità “senza compromessi e/o rinunce”. Nello specifico, i dolci proposti da L’isola delle rose sono frutto della collaborazione della dottoressa Patrizia Fabbriconi, nutrizionista che ha affiancato i cuochi nella realizzazione dei prodotti.
Passando dalla musica al cinema e alla televisione, tra le star che si sono lanciate sul settore ristorativo si annovera anche Claudio Amendola, giunto ormai al terzo ristorante della sua carriera con l’osteria Frezza, aperta a Roma, che promette di essere un’iniezione di romanità, sia nello spirito sia nella cucina. Infatti, l’ambizione dell’attore era quello di riuscire a raccontare se stesso attraverso i piatti della sua città, senza sfarzi, ma piena di autenticità. Non a casa, il locale rispecchia fedelmente tutti gli elementi della tradizione capitolina: panche di legno e tavoli in marmo, piastrelle bianche, una bella cucina a vista e un forno per le pizze.
Concludiamo la rassegna dei locali VIP con un fuoriclasse del calcio: Alessandro Del Piero. Il celebrato capitano bianconero, trasferitosi da tempo in America, ha aperto nella primavera del 2018 a Los Angeles il ristorante N 10, il cu nome è una dedica al suo numero di maglia. L’idea, progettata insieme a un gruppo di soci esterni, tra cui Emanuele Romani, era quella di promuovere la cucina italiana nel mondo,ma non bastava. Non contento, Del Piero ha deciso poi di replicare il successo del locale, inaugurando un secondo N 10 a Milano, in zona Moscova. E le soddisfazioni non sono mancate. Infatti, l’originale ristorante di Los Angeles si è guadagnato le Due Forchette tricolore dispensate dalla guida Top Italian Restaurants di Gambero Rosso, che premia l’italianità nel mondo.