Se il cane del vicino di casa non la smette di abbaiare cosa si può fare concretamente per risolvere la situazione? Ecco cosa dice la legge.
Può diventare una cosa molto fastidiosa: quando i cani abbaiano di continuo e a tutte le ore del giorno e a volte anche di notte o comunque a tarda sera il problema è serio e da risolvere.
Quando si vive in condominio lo spazio è più attiguo e ovviamente i rumori si sentono in modo più forte. Così anche quando il cane del vicino non la smette di abbaiare può sembrare di averlo nella stanza accanto e la cosa diventa snervante e stancante.
Come comportarsi in questi casi? Attendere sperando che passi o affrontare il vicino chiedendogli di farlo smettere? Che poi si sa, non è affatto facile far smettere un cane che abbaia. Se lo fa evidentemente dipende da un problema a monte che il padrone del cane deve individuare e a cui torvare una soluzione.
Molto spesso c’è la necessità che il cane venga addestrato in modo adeguato e quindi, se il padrone non ci riesce da solo bisogna che intervenga un addestratore per farlo. Ma questo è di competenza del proprietario del cane.
Il vicino di casa infastidito dal continuo abbaiare dell’animale cosa può fare in concreto per poter vivere tranquillamente a casa propria? La legge è abbastanza chiara su questa questione ed è possibile anche che si configuri un reato.
Cosa fare secondo la legge se il cane del vicino abbaia troppo
La prima cosa da fare se il cane del vicino di casa diventa molesto con il suo abbaiare insistente è rivolgersi al suo padrone e far presente la situazione con gentilezza, spiegando che è molto fastidioso e che deve prendere un provvedimento perché questo non accada.
Ma se il problema persiste e il cane continua inevitabilmente ad abbaiare a tutte le ore anche quelle dedite al riposo notturno, è possibile il configurarsi del reato di disturbo alla quiete pubblica. Questo avviene quando il fastidio coinvolge un “numero indeterminato di persone“ afferma la legge.
Se tutto il condominio è interessato dal problema allora il reato è penale, ma se invece riguarda solo una famiglia, ad esempio quella che vive accanto, a più stretto contatto, in quel caso il reato non è quello ma semplicemente si tratta di un illecito civile.
Bisogna considerare quindi l’entità del fatto. Per il reato di disturbo alla quiete pubblica serve una querela da sporgere alla polizia o ai carabinieri nell’arco massimo di tre mesi dall’episodio.
La pena può andare dall’arresto fino a tre mesi alla multa fino a 300 euro circa. Ma è possibile che il cane venga sequestrato o che il proprietario sia obbligato a portarlo a dei corsi di addestramento.
Nel caso sia solo un illecito civile si può richiedere il risarcimento del danno subìto e può esserci un’inibitoria da parte del giudice al fine che il proprietario del cane metta in atto delle misure volte a non nuocere come l’insonorizzazione della propria casa o porti il cane a dei corsi di addestramento che lo educhino a non abbaiare.
Per dimostrare l’effettiva esistenza del problema bisogna che ci siano dei testimoni che possano confermarlo e che le forze dell’ordine facciano un sopralluogo per accertarsi che il cane abbai realmente.