Un nuovo infuso è pronto a farsi spazio tra la tisane che abbiamo a casa e a regalarci numerosi aspetti benefici per la nostra salute.
Prima di partire con le indicazioni da seguire per preparare il nostro infuso, conosciamo meglio il fiore. Scientificamente il suo nome è Hibiscus sabdariffa e si tratta di una pianta che appartiene alla grande famiglia delle Malvaceae e che possiede dei grandi fiori colorati, che possono essere bianchi oppure gialli aventi una macchia rossa sulla base di ogni petalo. Poi, i suoi fiori presentano un calice robusto di colore rosso intenso.
Per quanto riguarda l’origine geografica, l’ibisco arriva dalle regioni tropicali del mondo e, in generale, viene usato come fiore per ornamenti, ma in altre culture anche come una sorta di medicina. Inoltre, è spesso utilizzato in cucina e nelle terapie. Detto questo, scopriamo tutti i benefici dell’infuso all’ibisco, come si prepara e le possibili controindicazioni.
In primis possiamo dire che è molto facile trovare al supermercato delle confezioni con delle bustine di ibisco, dunque, ciò vuol dire che non si andrà a lavorare direttamente con il fiore. A questo punto, una volta comprata la nostra confezione, esistono due modi per poter preparare l’infuso.
Si prende una bustina è la si immerge nell’acqua bollente per circa 5 o 10 minuti, in base al proprio gusto personale, se si vuole avere un gusto più intenso o meno. Tuttavia, non bisogna mai andare oltre. Il secondo metodo, invece, è l’infusione diretta nell’acqua fredda per tutta la notte così da poter bere l’infuso il giorno successivo.
L’ibisco è ricco di antiossidanti capaci di combattere i radicali liberi presenti nel corpo, ma anche di ridurre lo stress ossidativo e prevenire i danni cellulari. L’infuso, conosciuto anche come karkadé, può anche controllare la pressione alta, incoraggiare la produzione di ossido nitrico, ovvero un gas capace di indurre la vasodilatazione nelle arterie. Inoltre, si può controllare l’obesità, i livelli di colesterolo e migliorare il fegato grasso.
Come per ogni cosa, anche in tal caso esistono delle controindicazioni da tenere in considerazione. L’apporto di manganese e alluminio presenti nell’infuso dovrebbero farci capire che non bisogna consumarlo ripetutamente. Tra l’altro, la sua acidità potrebbe danneggiare lo smalto dei denti.
Magari, per evitare una simile situazione, si potrebbe sciacquare la bocca con dell’acqua dopo averlo bevuto. Infine, è assolutamente vietato per le donne che si trovano in gravidanza e per tutte le persone che assumono farmaci per il diabete, colesterolo e pressione alta.
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