“Sono venuto qui per ascoltare, in questo momento sono designato ma non ancora ancora formalizzato nell’incarico”, ha dichiarato
È il giorno della prima visita del generale Francesco Paolo Figliuolo, in veste di commissario alla Ricostruzione, ai rappresentati delle istituzioni dell’Emilia Romagna. Lunedì 3 luglio, Figliuolo ha incontrato gli amministratori locali e le parti sociali, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
Nello specifico, il programma della visita di Figliuolo ai luoghi colpiti dall’alluvione, prevedeva in mattinata una ricognizione in volo delle aree interessate e nel pomeriggio, a Bologna, nella sede della Regione, gli incontri con i presidenti delle Province, il sindaco di Forlì, e, a seguire, i componenti del Patto per il Lavoro e per il Clima.
“Ho sorvolato con il presidente Bonaccini le aree colpite. Vedere questo territorio che porta ancora cicatrici, vederlo sfregiato e così lesionato mi provoca forti sentimenti emotivi“, ha detto il generale Figliuolo, incontrando la stampa in Regione Emilia-Romagna. “Il mio pensiero va alle vittime e agli sfollati e a quanti stanno soffrendo dal punto di vista morale e materiale per la tragedia“, ha aggiunto il generale designato come commissario per la ricostruzione. “Sono venuto qui per ascoltare, in questo momento sono designato ma non ancora ancora formalizzato nell’incarico – ha precisato – L’impegno è massimo, bisogna ascoltare le esigenze per agire in maniera più condivisa possibile, nel rispetto dei ruoli e delle competenze“.
Alla domanda se il generale Figliuolo fosse l’uomo giusto per la ricostruzione dopo l’alluvione, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ha risposto: “Non abbiamo alternativa a credere che lo debba e lo possa essere. Da parte mia ci sarà tutta la collaborazione possibile“. Prima della nomina ufficiale di Figliuolo, Bonaccini non aveva però nascosto i malumori nei confronti dell’atteggiamento del Governo, soprattutto relativamente ai ritardi della scelta, arrivata infatti a oltre un mese di distanza dalla drammatica alluvione. “Qui in Emilia-Romagna avevano fatto il mio nome, non perché io sia più intelligente di altri, ma perché la filiera istituzionale con il terremoto ha funzionato molto bene. Il Governo ha deciso altra maniera, ma noi abbiamo il dovere di collaborare, nell’interesse di cittadini e imprenditori che hanno perso tutto o quasi“, ha aggiunto Bonaccini, nel giorno dell’incontro con l’alto ufficiale degli Alpini.
Dal generale “abbiamo percepito senso delle istituzioni e volontà sincera di collaborare fianco a fianco alle istituzioni locali. Ci ha ascoltato con rispetto e interesse, ha preso l’impegno a una visita diretta dei territori colpiti nei prossimi giorni“, ha dichiarato invece il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, che con Figliuolo ha sottolineato pure la necessità di “un piano strategico per la sicurezza idraulica. È necessario avviare fin da subito uno studio ‘alto’ per individuare nuove opere e criteri manutentivi perché non basterà ricostruire, dovremo farlo in maniera più sicura“, ha detto de Pascale.
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