Ecco perché stare attenti alla vita sociale mentre si è a dieta

La scienza ha trovato una spiegazione sul perché, durante i pranzi o le cene con parenti e amici, si hanno più difficoltà nel controllarsi, minando così i progressi fatti con la dieta

Se siete a dieta, ma avete alcuni problemi nella perdita regolare del peso, uno dei fattori a cui dovete stare più attenti è la vita sociale: infatti, secondo diverse ricerche, esistono dei meccanismi che anche se inconsciamente, spesso potrebbero distogliere dal proprio obiettivo raggiungibile attraverso la dieta e indurre in golose tentazioni. La scienza, a questo riguardo, viene in aiuto, spiegando come si innescano questi meccanismi e aiutando a non perdere di vista il proprio obiettivo.

Come affrontare la dieta senza rinunciare alla vita sociale

Un gruppo di ricercatori dell’Università del Surrey, in Inghilterra, ha esaminato diversi scritti della letteratura scientifica sull’argomento dieta e vita sociale, e ha scoperto, infatti, che amici e parenti spesso non rappresentano affatto un sostegno per chi segue un più o meno rigido regime alimentare. Attraverso quella che viene definita “una sottile forma di sabotaggio”, infatti, tendono a non incoraggiare un’alimentazione sana e, con vari commenti e critiche, spesso minano la fiducia e l’autostima di chi sta cercando di perdere peso, con un impatto decisamente negativo e forte sul suo impegno.

Uomo a dieta che si prepara un pasto a base di insalata
Immagine | Pixabay @opolja – 15giorni.it

Jane Ogden, professoressa di Psicologia della Salute e autrice principale dello studio sopracitato, ha spiegato: “La perdita di peso spesso si traduce in un cambiamento dall’aumento della fiducia in sé stessi a una trasformazione delle dinamiche sociali. Molti, però, non accolgono con favore tali cambiamenti, che scuotono il tranquillo ‘status quo’ familiare, e possono, consciamente o inconsciamente, cercare di intralciare i tentativi di una persona di perdere peso, pur di mantenere le cose come stanno. Dobbiamo analizzare ulteriormente questo tema, per sviluppare interventi che potrebbero focalizzarsi su familiari e amici e aiutarli a essere più di supporto per coloro che vogliono perdere peso”.

Insomma, il compito delle persone vicine a un’altra che sta facendo la dieta dovrebbe essere quello di incentivare buone abitudini, come fare sport, proponendosi di accompagnare la persona in questo suo percorso, evitando commenti negativi o che possano in qualche modo portare l’altra persona ad essere meno fiduciosa.

Un ruolo fondamentale lo gioca anche e soprattutto la madre, la quale spesso, con l’intento di fare un “gesto d’amore”, offre del cibo alla persona a dieta. Anche in alcune situazioni sociali, ad esempio andando a cena a casa di amici, è probabile che per convivialità si ceda alla tentazione di bere un bicchiere di vino o di mangiare il dolce.

Il consiglio, quindi, è quello di limitarsi il più possibile ai pasti in solitudine, quando si vuole controllare il peso. Lo suggerisce, indirettamente, anche una ricerca dell’Università di Pittsburgh presentata all’Associazione dei cardiologi statunitensi, secondo cui le persone a dieta hanno il 60% di possibilità di interrompere il loro regime alimentare quando mangiano con altri. Lo psicologo statunitense John de Castro, con una serie di studi, ha dimostrato che in compagnia siamo portati a mangiare di più (e più la compagnia è numerosa, più mangiamo): in una cena per due, mangiamo circa il 35% in più di quando siamo da soli, in quattro la percentuale sale al 75%.

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