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Cronaca

Di qui a breve potremo scoprire in anticipo l’Alzheimer: il progetto che promette la svolta

Manca poco ad un passo da gigante nella medicina e un tassello in più per sconfiggere una brutta malattia ancora incurabile: l’Alzheimer.

Tra le malattie degenerative che possono colpire l’essere umano ce ne sono alcune particolarmente subdole e che distruggono letteralmente la vita del malato e di chi gli sta vicino. Tra queste l’Alzheimer è una delle più temute, anche perché ancora incurabile. La medicina fa passi da gigante grazie all’impegno dei ricercatori, ma alcune condizioni sono particolarmente difficili da scardinare tutt’oggi e questa terribile malattia neurologica è una di queste.

Una volta che viene diagnosticato, purtroppo, non c’è molto da fare se non tentare di rallentarne gli effetti distruttivi sul cervello e migliorare la vita di chi ne è colpito, così come quella di chi gli sta attorno e si prende cura di lui. Poche altre malattie sono tanto distruttive su più livelli come l’Alzheimer, che pezzo dopo pezzo si porta via la memoria e la vita di chi ne è affetto. Ma oggi ci sono speranze in più, come la possibilità di scoprire la malattia con anticipo.

Vicino il momento in cui potremo diagnosticare l’Alzheimer in anticipo? Un progetto che cambia le cose

Questo incredibile e nuovissimo progetto di ricerca potrebbe davvero cambiare completamente le carte in tavola per quanto riguarda la lotta all’Alzheimer, una bestia nera ancora incurabile tutt’oggi, nonostante i progressi e nonostante le tecnologie. Alcune malattie corrono sempre un po’ più veloci di noi. Ma da oggi possiamo sperare di più, possiamo vedere un futuro in cui questa malattia sarà diagnosticata in anticipo con un esame specifico.

Un progetto che può cambiare le cose – 15giorni.it

È proprio questo il punto focale di questo progetto di ricerca britannico: una tipologia specifica di analisi del sangue che permetterà di vedere cellule di Alzheimer precoce in soggetti anche in età giovanile. L’obiettivo che si è posto il gruppo di ricerca è di arrivare tra cinque anni con questa svolta senza precedenti e che potrebbe davvero cambiare le cose.

Anche se non è ancora esistente una cura per fermare l’avanzamento della malattia, prima di inizia a rallentarne l’avanzamento e meglio è. Scoprire di avere già delle spie di Alzheimer precoce molto prima di quando poi la patologia si manifesterà effettivamente significherà guadagnare tempo prezioso, qualcosa che, mai come in questo caso, è estremamente importante. Ancora è tutto in via da definire, ma se la cosa andasse in porto sarebbe una grandissima svolta.

Clarissa Missarelli

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