Esistono le correnti in Fdi? Arianna Meloni, sorella del presidente del Consiglio, dice di no, ma le dinamiche di partito sembrano darle torto. Cosa sta succedendo a Fratelli d’Italia?
Fratelli d’Italia sta vivendo la sua stagione d’oro. Il partito del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo anni nell’ombra delle altre anime del centrodestra, ora guarda tutti dall’alto verso il basso. Le ultime elezioni politiche sono state il suo trionfo, ma la crescita, almeno per il momento, non sembra destinata a frenare. Anzi, Fdi potrebbe avere ancora ampi margini, considerate le oggettive difficoltà di Lega e Forza Italia, alle prese con le rispettive fasi di transizione. La crescita, però, porta con sé alcune criticità. È normale, infatti, che un partito cresciuto così tanto e così in fretta debba in qualche modo riorganizzarsi. Lo sta facendo, ma dovrà fare i conti con qualcosa di inatteso: le correnti.
Già, le correnti. Qualcosa che, nell’immaginario, rimanda soprattutto al centrosinistra. Il Partito democratico, fin dalla sua nascita, deve farci i conti. Ora, potrebbe doverceli fare anche Fratelli d’Italia. Al momento, però, le alte sfera negano. Lo nega, per esempio, Arianna Meloni. La sorella di Giorgia è fresca di nomina come nuova responsabile del dipartimento Adesioni e segreteria politica. Un ruolo che, in realtà, ricopriva da tempo, ma che ora è stato formalizzato. “In Fratelli d’Italia non esistono gruppi o correnti definite“, ha dichiarato, per provare a mettere a tecere le polemiche che si stanno addensando intorno al partito.
Il motivo? Le correnti, appunto. E nello specifico la corrente dei “gabbiani” o “rampelliani”, che fanno a capo, cioè, a Fabio Rampelli. Proprio loro, infatti, starebbero facendo pressione per arrivare a un congresso di Fratelli d’Italia. “Il tema del congresso sembra sparito dall’orizzonte, non se ne parla più. Eppure servirebbe un’occasione per confrontarsi al nostro interno per avere maggiore slancio verso le elezioni europee“, ha detto ad Adnkronos Massimo Milani, esponente di spicco della corrente rampelliana.
Le parole di Milani hanno infastidito, e non poco, il cerchio magico di Meloni, che si è sentito sotto attacco. Da lì le dichiarazioni di Arianna. “Si è creato un caso sul nulla, per dichiarazioni di singoli parlamentari – ha detto al Corriere della Sera – Se uno con la storia di Rampelli volesse chiedere un congresso, lo farebbe in prima persona: non è accaduto. Anche perché non si è capito a che servirebbe oggi un congresso: c’è una leader indiscussa, la linea politica è condivisa, lo spazio per lavorare c’è in tantissimi ruoli e organismi“.
Dichiarazioni che provano ad allontanare le nuvole nere addensatesi sopra il partito, ma che allo stesso tempo certificano in qualche modo la presenza della corrente rampelliana. Poco male, comunque. Se da un lato la situazione può preoccupare i vertici, dall’altro certifica un ulteriore passo in avanti di Fratelli d’Italia. Un partito che cresce deve fare, per forza di cose, i conti anche con questo. E Fdi sta crescendo senza sosta. A Meloni l’arduo compito di trasformare un possibile problema in un’ulteriore risorsa.
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