Daniele Vocaturo è considerato il più forte giocatore di scacchi italiano, ecco le sue strategie, le sue vittorie e il suo percorso nel mondo degli scacchi.
Daniele Vocaturo, nato nel suggestivo borgo di Vitinia a Roma, si proclama indiscutibilmente il più forte giocatore di scacchi italiano di tutti i tempi.
Nella magica atmosfera della Coppa del Mondo, Daniele Vocaturo ha brillato come una stella scintillante nel cielo degli scacchi. Ha sconfitto l’imponente Daniil Dubov, un avversario temibile, che attualmente si trova al ventiseiesimo posto nella classifica mondiale. Questa incredibile vittoria ha aperto le porte del quarto turno del torneo, dove si combatte per un montepremi di 2,5 milioni di dollari.
Vocaturo, anche se ha solo 33 anni, sfoggia una padronanza del gioco che ha sedotto il mondo degli scacchi. Mentre i suoi avversari cercano inutilmente di decifrare le sue mosse, lui li incanta con la sua mente eccentrica e la sua precisione chirurgica. La sua tenacia e maestria sulle 64 caselle del tabellone continuano a farci sperare in straordinari trionfi futuri.
Al termine di questa partita, che verrà ricordata come una delle più sorprendenti e inattese vittorie nella storia della Coppa del Mondo, Daniele indossava un sorriso raggiante, completamente rilassato.
“È davvero gratificante vincere una partita così complessa contro il ‘Re delle Complicazioni'”, ha dichiarato dopo essersi alzato dalla sedia e aver concluso la partita che gli ha garantito l’accesso al quarto turno. Le mosse giuste, le migliori, sono state tutte opera sua. Ha reso la sua partecipazione alla Coppa del Mondo veramente speciale, riconoscendo sempre che negli scacchi c’è qualcosa di magico. I compagni di viaggio, la passione trasformata in professione.
Infatti, a certi livelli, si può vivere di questo. Vale la pena riflettere sul fatto che il montepremi totale di questa straordinaria manifestazione in corso in Azerbaigian ha raggiunto la cifra record di 2,5 milioni di dollari.
E chissà se, mentre si trovava a Baku, Daniele ha dedicato qualche istante a ricordare le sue prime partite a Vitinia; prima a casa, guardando suo padre e sua sorella maggiore, poi a scuola. È strano pensare che nella sua città natale, situata a sud di Roma, esistesse questa tradizione di insegnare gli scacchi a scuola. Oggi forse è diventata più comune, ma quando ero giovane era piuttosto insolito”, ha ricordato durante un evento a Praga nel 2019.
Quest’ultima trionfante vittoria a Baku, una delle pietre miliari della sua carriera, è stata accolta con un commento misurato che non sminuisce certo l’enormità dell’impresa. Vocaturo ha poi scherzato dicendo che il pranzo di quella giornata era stato decisamente meno piccante rispetto al precedente. La cucina locale, ovviamente, lo ha sorpreso positivamente. Ha imparato la lezione: una risata sfuggita, guance arrossate (proprio come quelle di un bravo ragazzo timido) e un completo relax dopo la massima concentrazione.
Anni fa, Daniele cercava la concentrazione anche abbassando la visiera di un cappello quasi a coprire il naso, per isolarsi dagli sguardi curiosi del pubblico meno esperto dello sport e più interessato ai volti che ai movimenti delle pedine sulle scacchiere. Ma dietro quelle visiere colorate e decorate, qualcuno si chiedeva se ci fosse un briciolo di superstizione. Assolutamente no. Daniele Vocaturo è troppo pragmatico per farsi coinvolgere nelle credenze che fanno degli oggetti dei portafortuna. Per lui, la mente è al primo posto, insieme alla logica, al pensiero e all’attenzione.
Nel mondo degli scacchi, la mente è il fattore determinante per ottenere risultati. Quando abbiamo chiesto a Daniele se una prestazione migliore nel gioco comportasse un rischio maggiore di cadere nella follia, egli non lo ha negato, ma ha preferito parlare di genialità. Dopotutto, stiamo parlando della vita reale e degli atleti che competono in questo sport. Dal giugno 1999, gli scacchi sono stati riconosciuti come sport dal Comitato Olimpico Internazionale, anche se ancora considerato un settore in crescita e non praticato ampiamente.
Nel 2020, c’è stata una grande esposizione mediatica grazie a Beth Harmon, la talentuosa bambina interpretata da Anya Taylor-Joy nella miniserie Netflix “The Chess Queen”. Beth è una fenomenale giocatrice di scacchi e al contempo un personaggio fragile che combatte con un passato difficile e l’abuso di sostanze psicotrope. Tuttavia, la realtà del mondo degli scacchi va oltre le sceneggiature televisive, e c’è chi dedica la propria esistenza a questo sport, come Daniele.
I migliori 10 scacchisti del mondo
#10 Alexander Alekhine
Alexander Alekhine fu il quarto campione del mondo ufficiale e deteneva il titolo dal 1927 al 1946 (con un’eccezione durante il 1935-1937). Era un giocatore brillante e a tutto tondo con un’abilità speciale per il gioco combinato in posizioni complesse. Ha anche insegnato al mondo degli scacchi che le regole e i principi possono essere infranti sulla base di un’analisi concreta della posizione specifica e unica.
#9 Mikhail Tal
Conosciuto come il “Mago di Riga”, Tal incantò il mondo con la sua straordinaria abilità e genialità. Nel lontano 1960 il destino incrociò la strada di Tal con quella di Botvinnik. Tal sconfisse Botvinnik e si impossessò della corona del campionato del mondo all’età di 23 anni e divenne il più giovane campione del mondo di tutti i tempi.
#8 Emanuel Lasker
Emanuel Lasker ha regnato indiscusso sul regno scacchistico per 27 anni. Il suo dominio, iniziato nel lontano 1894 e concluso nel 1921, rappresenta un record imbattuto nell’olimpo dei campioni mondiali. Ma questo non è tutto, la sua straordinaria carriera da giocatore ha calcato gli scacchi per ben cinque decenni.
#7 Vladimir Kramnik
Il GM Vladimir Kramnik è stato campione del mondo dal 2000 al 2007 ed è stato uno dei migliori giocatori per oltre 25 anni prima di ritirarsi nel gennaio 2019.
#6 Mikhail Botvinnik
Il GM Mikhail Tal, soprannominato il “Mago di Riga”, ha lasciato il mondo degli scacchi stupefatto davanti alla sua abilità unica. Si è infatti impossessato del titolo di campione del mondo ufficiale all’età tenera di 23 anni e mezzo, travolgendo Botvinnik. La sua vittoria ha scritto una nuova pagina nella storia degli scacchi, emergendo come il più giovane campione del mondo della sua epoca.
#5 Anatoly Karpov
Il GM Anatoly Karpov è stato il 12° campione del mondo e ha regnato dal 1975 al 1985 mentre è stato anche il campione del mondo FIDE dal 1993 al 1999. Karpov era un giocatore eccezionalmente a tutto tondo, ma la sua specialità erano i legami posizionali, il gioco profilattico e la meravigliosa tecnica di fine partita.
#4 Jose Raul Capablanca
Jose Raul Capablanca è stato il terzo campione del mondo ufficiale e forse il giocatore di scacchi più talentuoso che abbia mai giocato. Dal 1916 al 1924 ha accumulato un record di torneo di 40 vittorie e 23 pareggi, un’impresa senza precedenti all’epoca e ancora un risultato storicamente significativo. Il talento e l’abilità di Capablanca non hanno eguali durante questo periodo di otto anni.
#3 Bobby Fischer
Il GM Bobby Fischer è stato l’11° campione del mondo ufficiale e il primo e unico campione del mondo americano. È considerato da molti il giocatore di scacchi più famoso di sempre. Dal 1970 al 1971 Fischer ha vinto 20 partite consecutive contro l’opposizione di livello mondiale, un risultato senza precedenti e da far impazzeggiare che molto probabilmente non sarà mai eguagliato. Questa impresa è annoverato tra i sette record di scacchi più incredibili.
#2 Magnus Carlsen
GM Magnus Carlsen è l’unico giocatore a tenere il campionato del mondo in tutti i controlli di tempo (standard, rapido e blitz): ha tenuto tutti e tre contemporaneamente nel 2019. Nel 2009 è diventato il giocatore più giovane della storia a raggiungere la soglia di 2800-rating, e il 21 aprile 2014, ha raggiunto il suo punteggio massimo e il punteggio più alto di sempre a 2889.
#1 Garry Kasparov
Il GM Garry Kasparov è il 13° campione del mondo e ha detenuto il titolo dal 1985 al 2000. Kasparov ha dominato il mondo degli scacchi per oltre 20 anni.
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