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Cucina

Conti separati al ristorante: il titolare può opporsi?

Quando qualcuno, magari una comitiva, chiede i conti separati, il titolare del ristorante può opporsi? Scopriamolo insieme

Siete a cena fuori con amici e insieme decidete di chiedere conti separati per poter dividere meglio la spesa della serata, chiedete il conto al ristoratore specificando la richiesta e lui afferma che non è possibile, oppure che ha già battuto lo scontrino e che non può annullarlo.

Vi sarà capitato già diverse volte e ora vi avvertiamo che quel ristoratore sta mentendo: ogni cliente può chiedere il conto separato e, se anche lo scontrino fosse già battuto, è sempre possibile annullarlo. Capiamo che cosa fare in una situazione del genere.

Il ristorante può rifiutarsi di fare conti separati?

Per poter parlare di questo tema prima spieghiamo un piccolo e semplice cavillo legale: quando andiamo al ristorante, oppure in qualsiasi altro luogo di somministrazione, ogni singolo cliente stipula una sorta di contratto con il titolare del locale, il cosidetto contratto di ristorazione.

Foto | Unsplash @Jessie McCall – 15giorni.it

Non si tratta di una disciplina specifica del codice civile, ma subisce le stelle regole generali dei pubblici servizi. Viene principalmente stipulato nel momento in cui il cliente consulta il menù e ordina, poiché questo significa che ha preso visione e accettato l’elemento essenziale di ogni contrattoovvero il prezzo.

Proprio per questa ragione è importante, per tutti gli operatori del settore, scrivere dei menù chiari e leggibili, che indichino correttamente i prezzi delle pietanze che propongono.

L’onere dei titolari viene ricambiato dai clienti al momento dell’ordinazione: infatti una volta fatta, non è più possibile recedere il contratto a meno che non ci sia un chiaro errore da parte del ristorante, come ad esempio la confusione sugli ingredienti o cibi scaduti e allergeni non dichiarati opportunamente. Insomma, se ordini il piatto, poi lo devi pagare.

Quando il ristoratore può rifiutare a norma di legge?

Quando andiamo a cena con gli amici, anche se siamo seduti tutti allo stesso tavolonon stiamo stipulando un contratto unico con il ristorante.

Foto | Unsplash @Simon Kadula – 15giorni.it

Se i commensali sono venti, i contratti sono singoli e sono venti di conseguenza, per questa ragione il ristorante non può rifiutarsi di fare conti separati se i clienti lo chiedono. Essenzialmente sono due i casi in cui il ristoratore può rifiutare a norma di legge. Andiamo a scoprirli insieme.

Il primo caso è quando ordina tutto una sola persona, perché in quel caso il contratto tra le parti sarebbe garantito soltanto da chi ordina, facendo di lui anche il responsabile legale del pagamento del conto.

In pratica se uno dei commensali non ha i soldi per pagare, sarebbe comunque l’ordinante quello tenuto al pagamento e il ristoratore non potrebbe rifarsi sul cliente nullatenente.

Il secondo caso invece è ancora meno probabile, ovvero il ristoratore può rifiutare di stilare conti separati se prima dell’ordinazione si è già fatta presente la cosa.

Se il cameriere viene al tavolo e dice che a fine serata non possono o non vogliono fare scontrini singoli e i clienti non dicono nulla, il conto non potrà essere diviso perché questa diventa una clausola verbale a un accordo altrettanto verbale.

Il discorso non vale se c’è esposto un cartello: il cliente non è tenuto a leggere i cartelli e nel caso di disguidi la colpa è sempre del “contraente forte”, ovvero di chi offre il servizio.

E se lo scontrino è già stato emesso? Questa è la scusa maggiormente usata ed è una bugia: gli scontrini  possono essere annullati e il titolare non deve pagare assolutamente nulla.

Avvertiamo però che questa operazione è lunga, tediosa, piena di impicci burocratici ed è da qui che nasce la reticenza.

Possiamo concludere dicendo che chiedere scontrini separati è un diritto del cliente, ma se il conto è già stato battuto sarebbe carino se il cliente passasse sulla cosa.  La modalità migliore potrebbe essere quella di richiedere il prima possibile questa variazione rispetto allo scontrino “unico”, così da evitare ogni possibile problema o fastidio e concludere il pasto nel modo più sereno.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità

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