Nel comune di Subbiano, in provincia di Arezzo, un ragazzo di vent’anni terrorizza i passanti con una pistola e pubblica tutto sui social. Ecco l’ultima assurda bravata dal web
Negli ultimi mesi è aumentata vertiginosamente la presenza di notizie come queste nella cronaca mondiale, ma anche e soprattutto in quella italiana. Le pericolose – o almeno discutibili – “bravate a scopo di social” stanno sfuggendo di mano alla generazione dei più giovani e cominciando ad preoccupare l’opinione pubblica. L’autore dell’ultimo caso è un ragazzo di 20 anni, che è stato tempestivamente denunciato dopo aver allarmato un intero paesino della provincia di Arezzo.
Passeggia per le strade del centro tranquillo del piccolo comune toscano impugnando una pistola per terrorizzare gli altri passanti, e nel frattempo riprende tutto per pubblicare quei video sui social: questo è quello che è successo ieri a Subbiano, vicino al confine est della Toscana.
La presenza e le azioni del ragazzo sono state prontamente segnalate da molti residenti, dunque sono subito iniziate le ricerche da parte delle forze dell’ordine. Al setaccio, ovviamente, anche i social del giovane, nei quali uno dei video pubblicati aveva una location riconoscibile: dei giardini non lontani dalla caserma dei carabinieri. Gli stessi militari lo hanno trovato poco dopo l’accaduto in un locale e lo hanno denunciato.
Il ragazzo è originario del vicino comune di Capolona e una volta portato in caserma, dagli accertamenti è emerso che aveva con sé una pistola scacciacani semiautomatica e 30 cartucce calibro 8. Il tutto è stato subito sequestrato.
Quello di ieri non è il primo episodio in cui il ventenne terrorizzava i passanti per poi pubblicare video sui social per autocelebrare le proprie gesta. Ne sono stati trovati altri risalenti a occasioni precedenti. Per questo i militari dell’Arma coinvolti spiegano che la pericolosità del ragazzo emerge sia dalle dannose azioni sociali come l’esibizione pubblica dell’arma, sia dalla pubblicazione online dei filmati riproducenti la bravata. Infatti “il giovane è stato colpito dalla misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Subbiano per tre anni“, dichiarano i carabinieri.
Alla testata locale di Arezzo Notizie, gli abitanti della zona esprimono la loro inquietudine, sostenendo che questa è: “Una situazione insostenibile che ci preoccupa. Perché negli ultimi tre mesi circa si è verificata un’escalation di episodi che stanno andando al di là dei danneggiamenti o delle bravate giovanili. Certi atteggiamenti sono allarmanti“.
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